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Dans le tepidarium Alma-Tadema -
Sir Lawrence Alma-Tadema (8 gennaio 1836 - 25 giugno 1912) fu un pittore vittoriano nato in Olanda ma attivo in Inghilterra soprattutto durante il decadentismo. Famosi sono i suoi ritratti di scene di vita nell'antichità, sempre caratterizzate da romantico languore e raffinata indolenza, oltre che permeati da ricorrenti motivi floreali.
VITA E OPERE
Nato nel piccolo villaggio di Dronrijp, vicino a Leeuwarden in Frisia, Lawrence era figlio del notaio Pieter che morì quando lui aveva quattro anni. Sua madre, la seconda moglie di Pieter, si trovò a dover mantenere una famiglia molto numerosa ed avviò immediatamente Lawrence alla professione del padre, ma al manifestarsi del suo grande talento artistico Lawrence venne mandato ad Anversa. Alma-Tadema ottenne la nazionalità britannica nel 1873 e venne nominato cavaliere in occasione dell'ottantunesimo compleanno della Regina Vittoria, nel 1899. Divenne membro della Royal Academy nel 1876 ed assunse una cattedra nel 1879. Nel 1907 venne incluso nel cosiddetto Order of Merit. Divenne anche cavaliere al merito in Germania, in Belgio, in Bavaria, in Prussia e ufficiale della legion d'onore in Francia, oltre che membro della Royal Academy di Monaco, Berlino, Madrid e Vienna. Ricevette medaglie a Berlino nel 1874, a Parigi nel 1889 e nel 1900 in occasione dell'esibizione internazionale e divenne membro della Royal Society of Watercolors.
Durante tutta la vita, Alma-Tadema di distinse per il suo amore per lo sport e la sua condotta di gentiluomo, amante del vino, delle donne e delle feste.
Si sposò nel 1863 con Marie-Pauline Gressin de Boisgirard, che fu anche la modella per il dipinto Nel peristilio del 1868. Visse a Bruxelles fino alla morte della moglie, nel 1869, lasciandolo solo con le due figlie Laurence e Anna. La prima sarebbe diventata una scrittrice e la seconda una pittrice. Nel 1871, Alma-Tadema sposò Laura Epps, nobildonna inglese di famiglia benestante, e anch'ella posò per numerosi dipinti tra cui il famoso Le donne di Amphissa (1887).
STUDI E AVVIO DELLA CARRIERA
Nel 1852, Alma-Tadema entrò a far parte dell'accademia e divenne allievo di Egide Charles Gustave Wappers: presto divenne apprendista all'atelier di Jan August Hendrik Leys, insieme al quale realizzò alcuni affreschi nel 1859.
OPERE GIOVANILI
Il primo successo di Alma-Tadema fu un dipinto esposto ad Anversa nel 1861 dal titolo “L'educazione dei figli di Clove” raffigurante i tre figli di Clove e Clotilde mentre si dedicano ad affilare un'ascia sotto gli occhi della madre. L'opera faceva parte di un ciclo dedicato a soggetti merovingi, tra cui è particolarmente pregevole la Fredegonda del 1878 in cui la moglie ripudiata sta osservando, da dietro una tenda, il matrimonio di Cilperico I° con Galeswintha. Questi primi dipinti sono i più carichi di romanticismo ed intensità emotiva: l'apice di questa intensità è Fredegonda sul letto di morte di Praetextatus in cui il vescovo, fatto assassinare per ordine della regina, la maledice in punto di morte.
La prima personale di Alma-Tadema si tenne nel 1882 alla Grosvenor Gallery di Londra e si può dire che vi fossero contenuti esempi di tutto il suo primo periodo, dall' Autoritratto del 1852 e Il patto del 1860.
OPERE MATURE
Le opere realizzate dopo il 1850 appartengono quasi interamente alla corrente di gusto definita decadentista e rappresentano scene di vita nell'antichità. Sono caratterizzate da una particolare luce, dall'atmosfera indolente e da soggetti preferibilmente femminili.
La prima di queste serie, dipinta nel 1863, ha come soggetto scene di vita nell'antico Egitto. “La Morte dei primogeniti” dipinto nel 1873, è il primo e più intenso. Le altre opere di questo ciclo sono “Un egiziano sulla porta di casa” (1865), “La mummia” (1867), “Il ciambellano di Sesostris” (1869), “Vedova” (1873) e “Giuseppe supervisore dei granai del faraone” (1874).
Alma-Tadema si documentò a lungo per realizzare queste scene, ma i soggetti che lo impegnarono maggiormente in questo senso furono quelli cui dedicò i cicli successivi, ovvero le scene di vita nell'antica Grecia e nell'antica Roma.
Tra le sue più note opere giovanili, scene di ambientazione classica sono “Tarquinio il superbo” (1867), “Fidia ed il suo marmo” (1868), “La danza di Pirro” (1868) e “Il negozio di vino” (1869).
L'opera raffigurante Fidia è la prima di una lunga serie che ritrae l'attività artistica dei tempi antichi: altre opere con lo stesso tema saranno “Adriano in Inghilterra”, “La galleria di scultura” e “La galleria di quadri”.
Nel 1869 inviò da Bruxelles alla Royal Academy due dipinti con titoli in francese: “Un amateur romain” e “Une danse pyrrhique”, seguiti da altre tre opere tra cui “Un jongleur” (1870).
Gli anni '60 furono un periodo denso di riconoscimenti: oltre alla sua attività in Belgio e Olanda, vince il Salon del 1864 e l'Exposition Universelle del 1867 a Parigi.
Dopo il suo arrivo in Inghilterra, la carriera di Alma-Tadema fu un continuo successo. Tra i dipinti più noti del suo periodo a Londra, il più interessante è forse “L'udienza di Agrippa” (1876) in cui si vede l'imperatore che riceve doni dai suoi ospiti. Altre opere realizzate in Inghilterra sono: “Le stagioni” (1877), “Saffo” (1881) soggetto che verrà rivisitato anche dai preraffaelliti come Edward Burne-Jones e John William Waterhouse; “La strada per il tempio” (1883), “La donna di Amphissa” (1887), ”Le rose di Heliogabalus” (1888) basato sulla vita del famigerato imperatore romano Elagabalo, “Paradiso terrestre” (1891), “Primavera” (1894).
La maggior parte dei suoi dipinti tardivi fu realizzata su piccole tele, come Il pesce rosso del 1900.
In queste opere, il tema floreale è preponderante su tutti gli altri. La luce è caratterizzata da una forte attenzione alla resa realistica dei materiali, tra cui i metalli ed il marmo sono i favoriti.