Codice | Dimensioni in cm | Grammatura per mq |
Prezzo € |
Q.tà ordine |
||
---|---|---|---|---|---|---|
Foglio |
Moto Alinari -
Luca Alinari è nato a Firenze nel 1943.
Vive e lavora nei dintorni della città.
La sua prima mostra fu ordinata presso la "Galleria inquadrature" nel 1969.
Principia con un momento di riflessione critica sulla pop art. Caratterizza la propria ricerca con scelte iconografiche raffinate ed estrose attingendo a un repertorio che dall'illustrazione per l'infanzia giunge alla comunicazione pubblicitaria. Lavora con lucidità mentale e pulizia formale. Realizza con mano leggera e controllata.
All'inizio degli anni '70 dipinge con taglio ironico e cromie accese interni di spazi abitativi esponendo gli esiti nel 1972 in una mostra personale presentata da E.Crispolti alla galleria Michaud di Firenze.
Nel 1976 è presente alla mostra curata da G.Di Genova a Montauro "Tipologia / topologia del figurativo negli anni '70 in Italia". Nel 1979 partecipa alle rassegne "Ars combinatoria" curata da Solmi e Barilli alla Galleria d'arte moderna di Bologna e "Testuale: le parole e le immagini" a cura di Caroli e Caramel alla Rotonda della Besana di Milano.
L'impianto narrativo delle sue opere nasce, suggerito con ampi gradi di libertà, dall'assemblaggio di elementi figurativi isolati e si organizza nel tempo in forma di racconto di carattere fantastico ed evocativo. Lo spazio del quadro assume la struttura prospettica di una scena che accoglie figure, situazioni oniriche, elementi del paesaggio. I risultati di tale lavoro appaiono proposti in "Finestra italiana", la mostra del 1984 a Siena ai Magazzini del Sale.
Tra le sue numerose mostre va ricordata la personale a Mantova alla Casa del Mantegna e la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1982
Nel 1985 Alinari partecipa al XI Quadriennale di Roma nella sezione "Emergenze nella ricerca artistica dal 1950 al 1980" e da "Anniottanta" a Rimini a cura di R.Barilli. Anche in seguito caratterizza il suo lavoro un tono di racconto o di favola, presentato con apprezzabile leggerezza, per un'iconologia di trasognati orizzonti fantastici, colmi di riferimenti ai tempi, agli oggetti e ai giochi dell'infanzia.
Sono da ricordare le esposizioni presso la sala di Palazzo Vecchio, a Firenze nel 1986, la mostra presso Palazzo Reale a Milano nel 1993 e presso il Museo d'Arte Contemporanea "Villa Croce" a Genova nel 1995.
La sua pittura ha oltrepassate le origini grafiche per arrivare a cromie brillanti, a volte rutilanti. Illustrazione esauriente del suo percorso è data dall'antologica curata da E. Crispolti all'Arengario di Milano nel 1993. Vastissimo il curriculum presso gallerie private.