I quadri di grandi dimensioni presentano alcuni problemi. Come irrobustirli negli angoli; come appenderli; che vetro mettere; come trasportarli.
La giuntura degli angoli
Uno dei problemi è costituito dalla giuntura della
cornice negli angoli.
Il forte peso del quadro crea una tensione notevole nelle giunture, che devono
quindi essere particolarmente robuste. Se la giuntura viene fatta con una
graffatrice bisogna utilizzare parecchie graffette, che vanno sovrapposte se
necessario.
È consigliabile anche applicare colla su entrambe le estremità della giuntura.
Se la cornice è particolarmente sottile sarebbe bene rinforzare l’angolo con
delle squadrette metalliche.
Le squadrette vanno fissate con dei chiodi o, meglio ancora, con delle viti.
Alcune squadrette hanno anche un ponticello dentro al quale può essere infilata
l’attaccaglia. I due fori che si trovano sul ponticello devono corrispondere
esattamente a quelli dell’attaccaglia.
Il vetro
Se il quadro è enorme il vetro deve essere più
grosso del normale vetro di 1,6/1,8 mm che viene usato per cornici normali; deve
essere di due o tre millimetri.
Quasi mai il corniciaio ha convenienza a tenere disponibile vetro di questi
spessori. Deve quindi ordinarlo al vetraio.
Il vetro più grosso, se da un lato risolve il problema della fragilità, dall’altro
appesantisce la cornice, che deve quindi essere più robusta per sostenerne il
peso.
Una soluzione potrebbe essere quella di usare del vetro plastico. Ne esistono in
commercio di vari tipi e con varie denominazioni (crilex, polistirene,
plexiglass) con caratteristiche diverse. Hanno però in comune la caratteristica
di essere molto meno fragili del vetro e di pesare di meno: per i quadri di
enormi dimensioni possono quindi essere una valida alternativa al vetro.
Ricordiamo comunque anche i principali svantaggi del vetro plastico: la
facilità con cui subisce graffiature ed il suo costo elevato.
Se la pulizia del
vetro viene fatta quando il vetro è già all’interno della cornice bisogna
fare attenzione a non premere troppo per non rompere la lastra. Per evitare
questo rischio si potrebbe creare un piano di appoggio per il vetro con dei
ritagli di cartone da sistemare nel centro della cornice; il vetro così
poggerebbe sia sulla battuta della cornice che sul piano di appoggio centrale.
Il supporto
Come supporto non si può usare del normale cartone
grigio perché non è disponibile in commercio in grandi dimensioni. In alcuni
casi si potrebbe giuntarlo, ma non è una soluzione elegante; bisogna perciò
ricorrere ad altri materiali.
Da qualche tempo è di moda usare cartone ondulato che si trova facilmente
disponibile nella misura cm 100x140 (la Rinaldin fornisce anche la misura di cm 120x160).
Il cartone ondulato è leggero e per i quadri grandi ciò rappresenta un duplice
vantaggio: è facile da tagliare e non appesantisce eccessivamente il quadro.
Anche i fogli di polistirolo espanso rivestiti di cartoncino su entrambi i lati
sono molto adatti allo scopo, anche se sono un po'
più cari. Si trovano in commercio in vari spessori e in vari formati.
Se la cornice è sottile
Il corniciaio dovrebbe sconsigliare i clienti dall’utilizzo
di cornici troppo sottili per quadri di enormi dimensioni.
C’è il rischio che la cornice non sopporti il peso, oppure che il vetro si
rompa.
Uno dei problemi delle cornici di enormi dimensioni, specialmente se la cornice
è sottile, è costituito dal rischio che il vetro fuoriesca dalla sua sede.
Se il quadro viene sollevato prendendolo nel centro del lato superiore, la
cornice potrebbe imbarcarsi con conseguente fuoriuscita del vetro.
Per ovviare a questo inconveniente bisogna tenere bene stretti i due lati,
superiore e inferiore, con un sottile filo di ferro che va fissato nel centro dei due
lati.
La procedura è semplice: si applica un chiodo nel centro dei due lati; si
attorciglia il filo di ferro attorno ad uno dei due chiodi; lo si tende e lo si
attorciglia attorno al chiodo del lato opposto. I due chiodi vanno infissi prima
di applicare il quadro, altrimenti i colpi di martello potrebbero scuotere e
rompere il vetro. Alla fine si martellano ulteriormente i due chiodi in modo che
il filo di ferro resti bene schiacciato (facendo attenzione al vetro...)
Un sistema simile consiste nel fissare una reggia di plastica al posto del filo
di ferro. La reggia va fissata con delle graffe sparate da una fissatrice (può
essere sia manuale che pneumatica). La reggia non deve essere assolutamente
elastica. Dato che la reggia va applicata dopo che il quadro è già stato
applicato, bisogna fare molta attenzione a non rompere il vetro.
Le attaccaglie
Per i quadri grandi bisogna sempre applicare due
attaccaglie al posto di una. Le attaccaglie trapezoidali sono più indicate
poiché consentono una maggiore tolleranza di errore nella misurazione della
distanza tra i due chiodi nel muro.
Esistono anche delle attaccaglie particolarmente adatte per i quadri pesanti: in
particolare le attaccaglie fisse e le attaccaglie lunghe con più fori. Queste
ultime possono sostituire la squadretta metallica, poiché i chiodi vengono
infissi su entrambi i lati dell’angolo. I ganci vanno attaccati verso l’estremità del lato a circa 5 cm dall’estremità.
Se i ganci fossero più vicini al centro il cliente, che deve appendere il quadro,
avrebbe maggiori difficoltà. L’eventuale diversità del livello tra i due
chiodi verrebbe maggiormente ampliata quando il quadro verrà appeso. Inoltre se
i due chiodi non vengono posti all’estremità del lato c’è un maggiore
probabilità che il lato tenda ad imbarcarsi per il peso, specialmente se la
cornice è sottile.
Non è mai consigliabile mettere tre ganci perché ciò richiederebbe una
esattezza assoluta nel livellare l’altezza dei chiodi nel muro. Il peso del
quadro finirebbe per gravare solamente sui due chiodi che si trovano più in
alto.
Come chiudere il quadro
I quadri enormi non vanno protetti sul retro da
carta o cartoncino. Il cartoncino infatti non si trova comunemente in commercio
in grandi dimensioni. Inoltre la carta verrebbe sicuramente rotta durante le operazioni
di carico e scarico del quadro. La cosa più consigliabile è di applicare della
carta gommata, che va inumidita e fatta aderire lungo il bordo posteriore in
modo che copra parzialmente la cornice e parzialmente il supporto della cornice.
Meno consigliabile è l’utilizzo di nastro adesivo oppure di
carta autoadesiva (masking tape) perché in entrambi i casi l’adesivo con il
tempo tende ad asciugarsi e staccarsi.
Il problema dello spazio
Siamo in grado di incorniciare quadri enormi?
Non tutti i corniciai lo sono. Se un corniciaio ha un piccolo laboratorio non
può incorniciare quadri di dimensioni maggiori del suo banco di lavoro, o per
lo meno non ha convenienza, poiché i problemi sarebbero così tanti da rendere
antieconomico il lavoro. In questi casi converrebbe onestamente dire al cliente
che non siamo in grado di svolgere il lavoro.
Potremmo indirizzare il cliente a un collega con cui si è in precedenza
stabilito un accordo di collaborazione. Oppure potremmo prendere il lavoro ma
farlo fare a un collega più attrezzato di noi.
Il prezzo
Per il calcolo del prezzo dei quadri di grandi
dimensioni non si possono applicare le stesse regole che si applicano per i
quadri normali.
I quadri enormi hanno costi di produzione maggiori per varie ragioni. Il vetro
deve essere più grosso altrimenti si rompe facilmente: deve quindi essere
appositamente ordinato al vetraio. Il supporto della cornice spesso deve essere
in un materiale particolare, (compensato, faesite, ecc.) e deve essere procurato
appositamente.
Le procedure di lavoro sono più lunghe perché bisogna dare maggiore solidità
alla cornice rinforzandola con filo di ferro e squadrette negli angoli; vanno
usate attaccaglie particolari.
Sono tutti costi extra di cui dobbiamo tenere conto al momento di calcolare il
prezzo. Non esitiamo quindi a chiedere un prezzo più alto che tenga conto di
tutti questi costi eccezionali. I corniciai esperti ormai sanno che i quadri di
enormi dimensioni raramente si traducono in un buon affare. Alla fine del lavoro
spesso ci si rende conto che i vari problemi che abbiamo incontrato non sono
stati sufficientemente compensati.
Il trasporto
In ordine di tempo il trasporto è l’ultimo dei
problemi dei quadri grandi, ma a volte è il problema più importante.
Spesso il cliente non è in grado di trasportare il quadro poiché non entra
nella sua auto. Se disponiamo di un furgone o di una macchina spaziosa con un
portellone nel retro, possiamo proporre il trasporto a domicilio. È buona norma
farsi pagare il trasporto in questi casi. Il tempo è danaro e non possiamo
permetterci di perdere mezz’ora solamente per gentilezza verso il cliente. Se
siamo attrezzati con il trasporto facciamolo sapere al cliente esponendo un
cartello in negozio o in vetrina: “Trasporto a domicilio”. Sarebbe bene
aggiungere anche la nostra tariffa, per esempio: “Trasporto in città € 20”.
Se non siamo attrezzati, dovremmo trovare un sistema pratico e conveniente per
risolvere il problema (accordo con un piccolo trasportatore, con una ditta che
noleggia furgoni, e così via).
Bisogna fare attenzione al momento in cui il cliente tenta di far entrare il
quadro grande nella sua auto. Avrete notato come i clienti non si rendono conto
della fragilità delle cornici. Spesso le fanno strisciare per terra, oppure le
appoggiano obliquamente su un angolo, oppure le sovrappongono ad altre cornici
senza fare attenzione al gancio che può rovinare le cornici sottostanti.
La cosa più preoccupante è vedere come il vetro della cornice venga a contatto con altri oggetti che potrebbero romperlo al primo scossone. Sarebbe quindi consigliabile aiutare il cliente a caricare in auto i quadri di enormi dimensioni, raccomandandogli anche di fare molta attenzione anche al momento dello scarico.
Il cliente che porta a incorniciare un quadro arrotolato non sempre si rende conto che, dopo l’incorniciatura, le dimensioni saranno molto diverse: non si pone quindi il problema di come portarlo a casa.
Per evitare problemi imprevisti, che potrebbero insorgere al momento della consegna, sarebbe sempre bene chiedere al cliente se è attrezzato per il trasporto del quadro finito.